Regione: Veneto
Ci sono percorsi che si snodano senza incertezze, lungo sentieri precisi ed inequivocabili. La storia di Tommaso Bussola nasce e si sviluppa nel territorio – armonioso, bellissimo e di antica tradizione - della Valpolicella; l’anno d’esordio è il 1977, quando Tommaso inizia a lavorare nella piccola azienda vinicola dello zio Giuseppe. I tratti della sua personalità, che diverranno poi vero e proprio “marchio di fabbrica” della produzione, sono evidenti fin d’allora, e non lasciano dubbi di sorta.
Parliamo di passione e di positiva caparbietà, di “entusiasmo genetico” e di quell’energia inesauribile che si ricarica di volta in volta, nello sguardo soddisfatto di un degustatore, con l’apprezzamento positivo del pubblico, grazie al riconoscimento sapiente di chi sa cogliere in un sorso tutta la dedizione investita. Nei primi anni di attività, Tommaso ricalca fedelmente le orme della tradizione, rispettando i brevi e stabiliti tempi di permanenza dei vini nelle botti; botti che, poi, vengono riutilizzate per più annate. I vini così ottenuti portano il marchio “BG”, ovvero le iniziali dello zio, Bussola Giuseppe.
Ma è nel 1983 che Tommaso, con la sua prima vinificazione, sceglie di intraprendere una nuova sfida: migliorare costantemente la qualità del prodotto. In questa direzione, comincia a curare particolarmente e personalmente la selezione delle uve destinate alla produzione dell’Amarone e del Recioto. La prova che la strada intrapresa è quella giusta, arriva dagli ottimi riconoscimenti ottenuti fin dai primi concorsi enologici. Forte dei primi successi, l’avventura di Tommaso non si ferma, e la costruzione della nuova cantina, negli anni 1992/1993, coincide con l’introduzione delle prime barriques, dove i vini possono ultimare le loro fermentazioni, in un processo qualitativo in costante miglioramento.
I nuovi vini così ottenuti vengono battezzati con la nuova etichetta “TB” (Tommaso Bussola); lo stile innovativo si affianca così al fascino tradizionale dello storico marchio “BG”. Può una vocazione essere contagiosa? Pare proprio di sì, perché nel 1995 anche la moglie Daniela si lancia nell’avventura, con l’ingresso definitivo nell’azienda. E la storia continua…