Regione: Campania
Il Pastificio Gentile, fondato nel 1876, è uno degli storici opifici artigianali che hanno reso la città di Gragnano famosa in tutto il mondo per la sua pasta. Gentile conserva ancora oggi, nell’era delle avanzate tecnologie, i metodi di produzione artigianale, l’attenzione ad ogni singolo dettaglio, dalla selezione delle materie prime e al controllo delle fasi legate alla produzione.
Il contesto in cui nasce il pastificio è quello di una piccola città vocata alla produzione della pasta fin dal XVI secolo, epoca in cui ogni famiglia era in qualche modo coinvolta in questa attività. Passeggiando oggi per le vie della città si può ancora osservare come gli architetti, che nel XIX secolo progettarono quartieri e palazzi, abbiano concepito il tutto per favorire le fasi di produzione, in particolare dell’essiccazione che veniva fatta per strada alla luce del sole campano, godendo della brezza che giungeva dal golfo di Napoli.
Tutti i formati prodotti sono trafilati al bronzo, tra questi si possono ritrovare i grandi classici della tradizione, come paccheri o fusilli e nuovi originali formati. È stata proprio la voglia di sperimentare che ha permesso nascesse uno dei formati oggi più famosi dell’azienda: lo SpaghettOne, uno spaghetto dal diametro di 2,7mm.
Fiore all’occhiello della produzione, da sempre, è il Fusillo, lavorato completamente a mano. Da una semplice tagliatella le “fusillare”, con un ferro da calza, arrotolano sotto all’avambraccio tagliatella dopo tagliatella, dandogli una forma elicoidale, impreziosita dalla diversità di ogni singolo fusillo.
Essiccazione
Il "Metodo Cirillo"è un processo di essiccazione ideato dall'omonimo ingegnere di Torre Annunziata. Si basa sulla possibilità di ricreare all'interno dei pastifici lo stesso fenomeno dell'essiccazione naturale, che sfruttava il calore del sole e la forza del vento.
A Gragnano esiste ancora quella che un tempo era conosciuta come la "strada dei maccheroni", è l'attuale Via Roma dove si stendeva al sole la pasta e si attendeva pazientemente il trascorrere dei giorni affinché l'iter di essiccazione fosse completo.
Cirillo osservando questo processo progettò delle celle all'interno delle quali dei bracieri (oggi sostituiti da grandi caloriferi) riscaldavano l'aria e potenti ventole ne distribuivano l'emissione del calore.
Oggi questo metodo permette di essiccare la pasta lentamente, in tre o quattro giorni, ed è fondamentale per ottenere la consistenza che tanto amano gli estimatori della pasta artigianale.
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