Regione: Toscana
La nascita di Luce
Quando Vittorio Frescobaldi – agli inizi degli anni Novanta – incontra Robert Mondavi, dà alla luce un nuovo capitolo nella storia dei grandi vini toscani, nella storia delle eccellenze vinicole toscane.
Da quell’incontro è nato Luce, un vino ispirato dalla volontà realizzare un sogno: creare a Montalcino, un territorio d’elezione per la produzione vini eccellenti, un vino che andasse oltre i confini della tradizione, senza per questo rinnegarla, facendo tesoro delle esperienze di due famiglie storiche del vino.
Questo progetto ambizioso prese poi il nome di Luce della Vite. Un nome che evocava la luce di Montalcino, la luce del sole che è fonte di vita e nutrimento, che segna il passaggio delle stagioni e dà il ritmo a ogni attività agricola.
Negli anni, Tenuta Luce ha onorato questa visione e a Luce si sono aggiunti altri vini esclusivi, capaci di superare i confini del proprio territorio, guadagnandosi un consenso unanime. E internazionale.
La terra, la bellezza, le persone. Il racconto di Luce.
Nel 2005, il testimone è passato a Lamberto Frescobaldi, figlio di Vittorio. Oggi è lui a tenere il timone di Tenuta Luce, dirigendone gli orientamenti produttivi, dalla vigna alla creazione dei blend di ogni annata. Un lavoro fondato sul rispetto della terra e delle persone che porta a trasformare i frutti della vite in vini eccellenti, che rispecchiano la bellezza del territorio da cui nascono.
Con l’ultima acquisizione, nel 2016, Tenuta Luce si è dotata di una nuova Cantina, una struttura ipogea perfettamente integrata nella terra di Montalcino, e di Collezione Luce che come un’antica biblioteca custodisce e racconta i venticinque anni di storia di Luce.
Anche qui, come nei vigneti, i valori di Tenuta Luce guidano ogni nostra scelta. E se nei vigneti c’è la bellezza della natura, qui c’è una bellezza costruita dall’uomo a ispirarci a lavorare sempre meglio.
Il Sole raggiato, emblema di Luce.
Dopo un attento studio iconografico, si è scelto di rappresentare Luce con un Sole raggiato con dodici fiamme, un Sole d’oro dal duplice significato: fonte di vita e nutrimento, richiamo alle radici della nostra tradizione culturale.
Nei secoli, specialmente in Toscana, il simbolo del Sole ha occupato infatti un ruolo di rilievo sia nell’iconografia civile che religiosa.
L’elemento cui il marchio di Luce s’ispira è il Sole dell’ altare di Santo Spirito a Firenze, basilica costruita su un terreno donato proprio dalla famiglia Frescobaldi.
L’altare, capolavoro delle manifatture ducali e realizzato tra il 1599 e il 1607, è decorato con intarsio marmoreo a esaltare i colori dei lapislazzuli, dell’onice, dei differenti marmi.
Corsi e ricorsi storici, l’infinito alternarsi di generazioni, di esistenze. Un ritmo perpetuo sotto il Sole che ogni giorno s’alza in cielo splendente od occhieggiante tra le nuvole, e ogni giorno tramonta dietro i nostri dolci pendii ammantati di viti.