Regione: Toscana
La storia moderna del Terriccio ha inizio nel primo dopoguerra, quando la Tenuta fu acquisita dai conti Serafini Ferri. Con gli importanti interventi di miglioramento fondiario realizzati negli anni Venti, i Serafini Ferri modernizzarono sensibilmente la fisionomia agricola dell'azienda approfondendo la vocazione agricola del Terriccio. Vennero messi a coltura la maggior parte dei terreni, realizzati oliveti e vigneti e ristrutturati la maggior parte dei vitigni.
Fino agli anni Settanta la tenuta, che ospitava ben 60 famiglie di mezzadri, era più conosciuta per l'attività cerealicola (al punto da conquistare il record europeo di produzione del granturco in secondo raccolto), che per l'attività in campo vinicolo e difatti nel 1980 erano solo 25 gli ettari vitati. Ancora oggi è viva l'attenzione verso la coltivazione biologiche di cereali (farro e frumento), foraggio e olivi accanto alla quale è cresciuta sempre più la dedizione verso la coltivazione di uva, tanto che i vitigni coltivati ora occupano 60 ettari di terreno.
Sotto la guida di Gian Annibale Rossi di Medelana Serafini Ferri, il Terriccio è un'importante azienda agricola di 1860 ettari che grazie alla cura posta, in particolare nella coltivazione dell'uva, produce vini dotati di grande personalità e legati profondamente al loro terroir.