GAJA ADB20
Ormai sappiamo bene quale genio sia stato Angelo Gaja, azzardando colture in posti inizialmente poco vocati è riuscito a creare vini dallo stile unico e inconfondibile. Come quando, nel 1983, decise di impiantare barbatelle di Sauvignon Blanc nella DOC Barbaresco, ben consapevole di cosa sarebbe stato capace quel terreno così ricco di mineralità.
Questo vino viene tutt'ora prodotto con uve provenienti da quel vigneto di Barbaresco e da altri in Serralunga d'Alba. Anche qui il nome ci riporta a due riferimenti ben precisi: gli Alteni sono quei muretti a secco che circondano i terreni mentre Brassica è il nome dei piccoli fiorellini gialli che puntellano i vigneti in primavera.
Nulla a che vedere con i Sauvignon varietali cui siamo abituati, questo ha animo nobile e sfaccettato, ricco di sensazioni di frutta tropicale matura, vaniglia, salvia, spezie bianche e pietra focaia. Sorso appagante, è morbido, sapido e fresco, con lunghissima persistenza dai rimandi minerali. Con risotto agli scampi, linguine all'astice e secondi di pesce grigliato; con un arista di maiale al sale o, azzardando, con la mozzarella di bufala.
Denominazione | DOP |
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Tipo di uva | Sauvignon Blanc |
Categoria | Vini Bianchi |
Regione | Piemonte |
Produttore | Gaja |
Annata | 2020 |
Gradazione | 13° |